Nel servizio di somministrazione di alimenti e bevande l’IVA è sempre dovuta, anche da parte dei clienti stranieri. Nel caso di vendita di prodotti alimentari o di altro tipo, l’applicazione o meno dell’Iva è legata alla tipologia del cliente: se è privato o professionista, se è europeo o extra-europeo.
E’ bene ricordarsi che nel conto del ristorante va sempre conteggiata l’Iva, anche se il cliente è straniero; gli unici a non applicare l’Iva sono i ristoratori di Livigno e Campione d’Italia.
E’ utile sapere che l’Iva sulle prestazioni di somministrazione nei ristoranti e bar e sui cibi confezionati è del 10 % mentre l’Iva sulle bevande è del 22 %.
Quindi se un cliente straniero ci chiede di togliere l’Iva noi cortesemente dobbiamo rispondere che non possiamo escluderla dal conto perchè per i ristoranti è sempre dovuta.
La stessa norma vale anche negli altri Paesi UE: le spese alberghiere e di ristorazione sono soggette all’imposta del Paese dove viene fornita la prestazione. Al di fuori della UE, invece, possono esserci Paesi dove non esiste tale imposta.
Matteo Robustella
Restaurant coach