Le 9 regole per il cappuccino perfetto

Il cornetto e il cappuccino rappresentano per la stragrande maggioranza degli italiani la colazione ideale.
Se alle calorie della brioche tutto sommato si può resistere, davvero pochi riescono a fare a meno della cremosa mistura di caffè e latte, famosa in tutto il mondo, il cui colore ricorda il saio dei frati cappuccini.
Pur essendo servito e consumato praticamente ovunque, in pochi sanno prepararlo ad arte, eppure basterebbe seguire queste nove semplici regole.
Preparare un buon caffè
Il gusto del cappuccino dipende in larga parte dal sapore del caffè che si utilizza per prepararlo. Fare un espresso come si deve, utilizzando un caffè di qualità, rappresenta certamente un ottimo punto di partenza e aumenta le possibilità che il cappuccino risulti buono.
Utilizzare il latte adeguato
Essendo il latte il secondo elemento che compone il cappuccino, è importante scegliere il tipo e la qualità più adatta. Si deve evitare di utilizzare un latte a lunga conservazione e sceglierne uno rigorosamente fresco. Sebbene alcuni clienti possano richiedere esplicitamente di usare latte scremato o di soia, quello intero è l’ideale perché più saporito e ricco di gusto, inoltre contiene più proteine che contribuiscono a rendere più cremosa la bevanda.
Scegliere il bricco adatto per fare la crema di latte
Il bricco (o la lattiera) più adatto per montare il latte è quello realizzato in acciaio inossidabile e provvisto di beccuccio, un elemento che aiuta molto durante la fase in cui si versa il latte e in quella della decorazione. Deve avere una forma bombata nella parte inferiore, questo permette di trattenere il calore all’interno e favorisce l’assorbimento dell’aria da parte del latte.
Dosare bene il latte
Versare la quantità desiderata di latte all’interno di un bricco, che abbia le dimensioni e la capacità adatte alla quantità di cappuccino che si vuole ottenere. In linea di massima la quantità giusta di latte per un cappuccino corrisponde a 100ml.
Troppo latte finisce per diluire il caffè e rendere la bevanda meno gustosa. È importante fare attenzione a non eccedere nelle quantità, se si è scaldato più latte di quanto necessario, non è possibile lasciarlo freddare e poi scaldarlo di nuovo, questo procedimento infatti lo rende difficilmente digeribile e meno adatto ad essere montato. Inoltre a volte può assumere un vago sapore e odore di bruciato.
Montare il latte per ottenere la crema
In questa fase il latte deve aumentare di volume incorporando l’aria. Riuscire a ottenere una buona crema è molto importante visto che la cremosità è ciò rende il cappuccino così irresistibile per molti. Per ottenere una buona crema si posiziona la parte finale del vaporizzatore (detto anche lancia vapore) della macchina da caffè all’interno del bricco. Non bisogna immergere completamente la punta, ma solo mezzo centimetro circa, e occorre fare attenzione a non toccare il lato interno del bricco. Infine si apre il vapore al massimo e si fa roteare leggermente il bricco.
Versare la crema di latte nella tazza del caffè
Prima di versare la crema di latte, si deve agitare leggermente il bricco in modo da far amalgamare il più possibile la parte più cremosa con quella più liquida, poi lo si lascia riposare per qualche secondo. Dopodiché si inclina leggermente la tazza con il caffè e si versa la crema di latte fino a riempirla del tutto.
Decorare la superficie del cappuccino
Se se ne ha il tempo, è possibile realizzare delle semplici decorazioni sulla superficie del cappuccino che, essendo densa e cremosa, si presta bene ad essere “disegnata”. Questo gesto è solitamente molto apprezzato dalle persone in quanto denota attenzione per i clienti e cura della presentazione. Gli strumenti più utilizzati per la decorazione sono il cacao in polvere, gli stencil e il topping, una sorta di sciroppo denso o salsa che si usa in pasticceria per guarnire. I barman più bravi riescono a creare delle forme particolari semplicemente versando la crema con movimenti del polso secchi e decisi.
Usare la tazza adatta
Il cappuccino si serve in un contenitore specifico. Si tratta di una tazza poco più grande di quella classica da espresso, generalmente bianca e di porcellana piuttosto spessa perché mantenga più a lungo il calore. La tazza ideale ha una capienza di 165 ml.
Servire
Prima di servire la tazza con il cappuccino, il barista deve predisporre l’occorrente sul banco. Innanzitutto si posiziona il sottotazza, poi si appoggia il cucchiaino sulla parte destra (rispetto alla posizione del cliente) del piattino. Infine si appoggia la tazza, con il manico verso destra in modo che sia già predisposta per l’impugnatura del cliente.

Cappuccino a regola d’arte

Un cappuccino dovrà riempire una tazza da circa 160 ml e avere indicativamente le seguenti proporzioni: 1/5 di espresso (25-30 ml) e parti uguali (2/5 e 2/5) di latte e schiuma o crema di latte, pari a 60-70 ml ciascuno.

Il latte più indicato per questa preparazione è quello intero, che grazie al suo contenuto di grassi pari a circa 3-3,2% permette di ottenere una schiuma soffice e persistente.

Mentre si monta il latte con la lancia è utile battere con decisione la base del bricco su di un piano per compattare la schiuma.

La temperatura del latte in fase di montaggio non dovrebbe mai superare i 65-70°C, con una pressione della caldaia tra le 0.7 e le 0.9 atmosfere.