Green Pass: cosa cambia nel settore della ristorazione?
E’ di poche ore fa la decisione del governo di seguire la scia della Francia imponendo maggiori restrizioni a chi non sia in regola con il ciclo di vaccinazione anti-Covid19, ed è stato subito ”boom di prenotazioni” sulle piattaforme ministeriali, associato a un incremento di adesioni agli Open Day organizzati per la campagna vaccinale.
Perchè questo fenomeno? Cosa cambia nel settore della ristorazione rispetto alle attuali norme?
Dal 6 agosto verrà richiesta la certificazione verde per chi intende consumare nei locali pubblici seduto comodamente al chiuso: questo è valido sia che si tratti di bar, ristoranti, pub o gelaterie…insomma qualsiasi forma di attività nel settore ristorativo in cui sia previsto il servizio ai tavoli necessita che la clientela sia provvista di ”Green Pass” regolarmente valido per fruire della possibilità di essere servito all’interno.
Resta invece invariata la situazione per chi consuma all’aperto o direttamente al bancone, scegliendo la modalità di consumazione veloce senza sostare negli spazi chiusi del locale.
L’obbligo di Green Pass ricade anche sui titolari delle sopracitate attività, che avranno tempo qualche giorno per mettersi in regola con la certificazione, ricevendo almeno la prima dose di vaccino.
Questo sarà un requisito necessario per mantenere il proprio impiego, fermo restando che per gli stessi titolari e lavoratori del settore resta d’obbligo indossare i dispositivi di protezione durante lo svolgimento delle attività lavorative.
Lo stesso titolare del punto ristoro sarà tenuto a verificare la presenza e la regolarità del Green Pass degli avventori seduti ai tavoli, ma ciò non esclude che anche le forze dell’ordine possano eseguire controlli capillari sulla popolazione intervenendo nelle varie attività.
Arriva l’App di verifica del Green Pass
Per poter leggere e verificare l’effettiva validità del QR code, è in arrivo un’App che potrà essere usata per il controllo delle certificazioni verdi (titolari attività ristorazione, organizzatori di eventi, pubbliche autorità).
L’App è compatibile con qualsiasi dispositivo e avrà la funzione di leggere il codice esibito dall’utente e caricare i dati dell’intestatario come nome, cognome e regolarità del ciclo vaccinale.
Su richiesta, colui che è tenuto a verificare la validità del Green Pass potrà chiedere contestualmente di esibire un documento di identità per stabilire la corrispondenza con i dati riportati sull’App.
La stessa applicazione non memorizzerà, per una questione di privacy, i dati sensibili dell’utente, ma servirà appunto, solo per la loro lettura.
Chi rischia?
Il cittadino che vìoli le regole sulla sul Green Pass rischia sanzioni pecuniarie molto salate che vanno da un minimo di 400€ fino a un massimo di 1000€. Allo stesso modo, anche il titolare dell’attività rischia di dover pagare ingenti somme per non aver controllato in modo adeguato la presenza dei clienti in regola con la certificazione verde nel suo locale.
Oltre a questo, può verificarsi la disposizione di chiusura attività per un periodo che va da 1 a 10 giorni.
Come ottenere il Green Pass?
La tanto discussa ”certificazione verde” o ”pass sanitario” viene emesso attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della salute e si può ottenere sia in forma digitale (un QR code da tenere sul proprio Smartphone ed esibire all’occorrenza) che cartacea.
L’SMS attestante l’avvenuta disponibilità della certificazione arriverà sul numero di cellulare della persona interessata che abbia eseguito almeno la prima dose del ciclo vaccinale, entro 48 ore dalla somministrazione della stessa. Per chi abbia ricevuto solo una dose del ciclo vaccinale, tale certificazione sarà valida solo a partire dal 15° giorno successivo all’inoculazione e fino alla data prevista per la seconda dose.
Chi non si sia sottoposto a vaccinazione, per ottenere la certificazione dovrà attestare l’avvenuta guarigione dall’infezione da Sars-Cov-2 oppure aver effettuato nelle precedenti 48 ore un test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo al virus.