Quanto guadagna un cuoco

Quanto guadagna un cuoco

In Italia, il cuoco è una delle professioni più svolte dagli italiani e non solo. Questo lavoro negli ultimi anni ha subito un forte aumento, perché la cucina italiana è tra le più apprezzate al mondo. La necessità di diventare un cuoco professionista, spinge tanti giovani a intraprendere questa attività, non solo per passione, ma anche semplicemente per una fonte di guadagno. Svolgere questo lavoro, anche solo inizialmente come aiuto cuoco, rende appetitoso lo stipendio che si può ricavare da esso.
Non tutti però possono essere o diventare cuochi, senza un minimo di conoscenza o un minimo di studio, affermarsi nel mondo della cucina, è molto dura, vista la tanta concorrenza.

La cucina italiana è una delle cucine più amate al mondo, perché possiede un’antica tradizione culinaria sin dall’antichità. In tutta la penisola, si trovano migliaia di ristoranti tra i più importanti e rinomati del mondo. Ristoranti con ottime caratteristiche sono possibili solo, se dietro, c è un grande sacrificio da parte del proprietario, ma sopratutto da parte del cuoco, che in questo caso riveste un ruolo importantissimo. Diventare un affermato cuoco non è cosi semplice, sempre più oggi, conta essere visibili su internet o partecipare a programmi televisivi, mentre impegnarsi e studiare, diventa una seconda scelta.

Intraprendere la strada del cuoco affermato è tutt’altro, bisogna affrontare un percorso ben più difficile. Chi sceglie questo percorso è consapevole dei sacrifici che bisogna affrontare e anche delle sconfitte che possono esserci durante il percorso.
Precisamente non possiamo dire esiste una strada che porta a diventare un cuoco di successo, ma possiamo affermare che solo la passione e la tanta voglia di imparare sono quelle più importanti. Per i giovani che scelgono questa strada, si consiglia di frequentare un’istituto alberghiero, per avere già una base formativa.

Dopo diplomati si può scegliere di frequentare un’importante accademia italiana oppure seguire uno dei tanti corsi di cucina; queste sono le basi principali per diventare un cuoco. Inoltre possiamo dire, che affermarsi come cuoco, serve tanta esperienza, questa può essere fatta solo se si ha grande passione e forza nel rincorrere il proprio sogno. Cosa importante che piace sicuramente a tutti, è quanto può guadagnare un cuoco, una volta diventato esperto e professionista. Il guadagno dipende esclusivamente dalla sua esperienza, per esempio un cuoco principiante e giovane, non potrebbe mai guadagnare quanto un cuoco con tanti anni di esperienza alle spalle.

Lo stipendio medio di un cuoco, in Italia, si aggira intorno ai 2000-2500 euro mensili. Questo varia molto da città a città, per esempio un cuoco che lavora in una piccola città può arrivare a guadagnare circa 1500 euro mensili. Al contrario invece se parliamo di una grande città turistica come Sorrento o Venezia, qui sicuramente il guadagno di un cuoco professionista può arrivare facilmente sotto i 10.000 euro mensili. L’unica cosa che di sicuro possiamo affermare, come detto prima, è la volontà nel perseguire con passione la professione di diventare cuoco, solo cosi si possono guadagnare cifre molto alte.

Quanto guadagna uno chef

Quanto guadagna uno chef

Quanto guadagna uno chef? Molti, soprattutto in anni come questi, nei quali tale professione sta vivendo un boom (complici anche le numerose trasmissioni televisive a riguardo), si pongono tale interrogativo. Una prima superficiale impressione potrebbe lasciar pensare ad un lavoro molto ben remunerato, voce confermata dalla crescita delle iscrizioni che le scuole alberghiere stanno registrando. Ma si tratta di un dato vero o falso?

La crisi del settore
Anzitutto, cosa buona e giusta sarebbe affermare che, come in ogni professione, la retribuzione di uno chef è direttamente proporzionale al suo livello di esperienza. In altre parole, uno chef esperto percepirà uno stipendio maggiore rispetto a quello ricevuto da un collega alle prime armi. Tuttavia, a sfuggire spesso e volentieri è un dato che definire allarmante significherebbe provare ad arrotondare maldestramente per difetto. In soldoni, se è vero che l’economia mondiale sta vivendo un brutto e nefasto periodo di recessione, è altrettanto vero che il settore della cucina non rappresenta affatto un’eccezione. I soldi sono sempre meno, ed ogni italiano vuol mangiare bene spendendo somme se non altro minori. Ad un occhio attento, l’accostamento appena menzionato potrebbe sembrare un singolare ossimoro, ma se a tutto questo si aggiunge una cadenza sempre minore nel frequentare tali locali, allora la crisi di codesto ambito diventa a tal punto più che giustificata. Detto questo, guai però a disperare. Chi afferma che i guadagni per gli chef sono ormai ridotti al lumicino, rischia di dichiarare una banalità. Questo perché, nonostante il periodo poco propizio possa condurre a far calare l’asticella dell’ottimisto, maggiormente realistico sarebbe dire che a terminare non sono stati i guadagni, ma i tempi delle vacche grasse, nei quali era possibile ricavare delle ottime somme anche con gestioni tutt’altro che professionali. Ogni chef, ad giorno d’oggi, deve saper coniugare il proprio lavoro con quello di imprenditore, facendo quadrare i conti e mantenendo pressoché inalterati i propri standard qualitativi.

Parola d’ordine: gavetta
Ovviamente, a giocare un ruolo di primo piano è la gavetta. Per ciò che concerne gli chef, ogni professionista che abbia l’ambizione di diventare grande non può prescindere da una gavetta lunga ed articolata, composta sia da momenti esaltanti che da batoste. Tutto questo non può che proiettarsi sulle retribuzioni, che per un cuoco appena uscito dalla scuola alberghiera raramente superano i 1.200 euro, con orari non esattamente accondiscendenti.

Guadagni dei sous chef
Il secondo step, dopo aver lasciato i livelli più “umili” della cucina, consiste nel diventare sous chef. Questa figura potrebbe essere definita come il braccio destro dello chef, con delega nel coordinare il resto dello staff. Si tratta di una posizione molto funzionale per continuare a fare pratica, senza poi contare che salendo di livello salgono anche le retribuzioni. Un sous chef guadagna infatti dai 2.000 ai 4.000 euro al mese, uno stipendio che tuttavia non è affatto esente da un fardello di responsabilità non indifferente.

Guadagno dell’executive chef
La scalata termina col diventare executive chef, il cuoco per antonomasia, colui che coordina la cucina e la disegna a sua immagine e somiglianza. Raggiungere questa vetta significa aver superato con successo tutti gli ostacoli precedenti, con una affermazione che altro non può essere che un ulteriore trampolino di lancio per una carriera luminosa. In tale fattispecie gli stipendi diventano davvero importanti. Lo retribuzione media di un executive chef va infatti dai 5.000 fino ad arrivare ai 7.000 euro.

Quanto guadagna un barman

Quanto guadagna un barman

Sopratutto tra i giovani, quella del barman è considerata una della professioni più affascinanti. Ed è vero, visto che, oltre a trattarsi di un lavoro che segue fedelmente l’incedere delle epoche e delle tendenze, esso prevede un livello di gratificazione senza ombra di dubbio alcuna considerevole. Ma quanto guadagna un barman? Prima di trovare una risposta adeguata a questo interrogativo, cosa buona e gusta è premettere che, come in tutte le professioni, la sua retribuzione è legata a filo doppio con il livello di esperienza. In soldoni, lo stipendio di un barman esperto sarà maggiore rispetto a quello percepito da un collega alle prime armi.

Sacrificio
Altra analogia con altre professioni è data dal sacrificio, un dogma del quale non è affatto possibile fare a meno. Se è vero che avere una giornata libera potrebbe lasciar campo libero al perseguimento di altre legittime passioni, è altrettanto vero che il lavoro del barman non è sattamente l’ideale per chi possiede tale ambizione, visti gli orari tutt’altro che malleabili. Le ore piccole saranno una costante immancabile, insieme ad un percorso fatto di tanta gavetta e trapuntato da dosi industriali di pratica. Dalla padronanza con gli attrezzi del mestiere alla conoscenza articolata di ogni sostanza alcolica fino ad arrivare alla preparazione di cocktail e bevande varie, tutto questo rappresenta solo una minima parte di un’occupazione tanto bella quanto ricca di potenziali insidie.

Fare il barman in discoteca
Un barman tradizionale, titolare o dipendente di un bar, potrebbe ricavare degli ottimi compensi dal punto di vista economico. L’ambizione potrebbe tuttavia indirizzare qualcuno a puntare più in alto, magari lavorando all’interno di una discoteca. Un barman che possegga la velleità di lavorare all’interno di questi locali notturni avrà la certezza quasi matematica di dover sostenere orari a dir poco proibitivi, con le richieste dei clienti che dovranno essere prontamente assecondate anche fino alle prime ore dell’alba. In una discoteca media la retribuzione per ogni sera potrebbe viaggiare tra i 100 ed i 200 euro. Se, al contrario, la discoteca è di grandi dimensioni e quindi maggiormente affollata, la retribuzione potrebbe tranquillamente superare questa soglia.

Ed un barman acrobatico?
La specializzazione in codesta branca potrebbe portare a degli interessanti sviluppi non solo professionali, ma anche riguardanti il lato economico. Oltre che servire bevande, in questo caso il barman sarà deputato anche ad intrattenere una clientela che rimarrà ammaliata da acrobazie e numeri di alta scuola. Per diventare un barman acrobatico, la conoscenza di ogni bevanda rappresenta requisito indispensabile, ma non ancora sufficiente, vista la richiesta di doti fisiche che sono alla base di questa specializzazione. Chi ama questo impiego ed è disposto a tutto per tramutare siffatto sogno in realtà, deve sapere che la retribuzione media di un barman acrobatico potrebbe sfiorare ogni sera i 400 euro.

Guadagni di un barman italiano
Meglio fare il barman in Italia o all’estero? Il confronto, ad oggi, è impietoso, visto che in Paesi come la Gran Bretagna e la Germania un barman percepisce guadagni sensibilmente maggiori. Volendo stilare quella che è una cifra, utile precisarlo, abbastanza approssimativa, il guadagno mensile di un barman tradizionale in Italia si attesta sui 1.000 euro. Un corrispettivo che, come in precedenza accennato, è destinato a crescere per chi a codesta base ha voglia di aggiungere ulteriori specializzazioni.