A Milano i dati sulla ristorazione riflettono quella è la situazione attuale in Italia; la metropoli non può che essere uno dei principali specchi di un'andamento economico molto particolare. Se da un lato i dati sono estremamente positivi e invogliano chiunque ad investire nel settore, dall'altro la tendenza indica con chiarezza una netta maggioranza di aziende che chiudono i battenti rispetto a quante inizino una nuova attività.
Le cifre dicono che l'Italia si deve accodare solo a Regno Unito e Spagna in quanto a consumi; è infatti aumentato il numero di persone che nel 2017 hanno scelto di mangiare fuori casa piuttosto che fra le mura domestiche, facendo segnare un fatturato globale che supera gli 83 miliardi di euro.
Sono ben 13 milioni gli italiani che mangiano abitualmente nei ristoranti, 5 milioni quelli che tutte le mattine fanno colazione nel loro bar preferito.
In modo decisamente contradditorio, i dati relativi alle imprese sono invece ben poco incoraggianti; sempre nel 2017 hanno aperto circa 11 mila nuove attività, ma ne sono state chiuse più di 19 mila; l'unico miglioramento riguarda la tendenza che indica una forbice inferiore rispetto al 2016, quando a fronte di circa 10 mila aperture sono state registrate circa 21 mila chiusure.
L'occupazione registra valori positivi, ma considerata la tipologia di attività è spesso contraddistinta da contratti a tempo determinato con il fine di coprire i picchi di lavoro; in molti casi la copertura richiesta dai ristoratori riguarda solamente il weekend o i periodi interessati dalla vicinanza di feste e ricorrenze nazionali.
Milano in modo particolare ha una domanda maggiore nelle zone del centro e dei navigli, aree frequentate molto spesso da numerosi turisti oltre che dai clienti abitudinari. In queste zone diventa anche più semplice trovare posti che richiedono personale stabilmente; chiaramente i candidati devono ora più che mai puntare maggiormente alla formazione, quindi frequentare scuole che preparino al servizio a tavola e altre mansioni che nel mondo della ristorazione sono fondamentali.
La qualità prima di tutto
In un mondo dove anche le trasmissioni televisive raccontano e spiegano dettagliatamente la grande capacità di alcuni chef, i ristoratori non possono certo improvvisare e sono costretti anche per etica professionale a migliorarsi continuamente, anche per evitare imbarazzanti critiche di clienti eruditi in fatto di cucina. La ragione che comporta l'apertura di un locale in ragione di due chiusure, potrebbe risiedere in un servizio lacunoso sotto alcuni aspetti.
Per questa ragione molti ristoratori puntano senza dubbio a valutare il locale sotto l'aspetto qualitativo, assumendo quindi cuochi esperti e personale qualificato.
Tutti coloro che avrebbero il piacere di lavorare nell'ambito della ristorazione dovrebbero quindi frequentare le scuole apposite e partecipare agli stages professionali. Solamente rispettando questi requisiti un locale può eccellere ed essere in grado di offrire al pubblico quanto richiesto, pena il rischio per il titolare di non riuscire a coprire le spese ed essere costretto alla chiusura.
Milano è una città decisamente dinamica che offre ampie possibilità d'investimento; la clientela ha una mentalità aperta alle innovazioni e ogni iniziativa imprenditoriale viene sempre accettata con curiosità. Non esiste posto migliore per sperimentare un happy hour o un self-service; se l'idea è supportata da impegno e mezzi adeguati sarà con ogni probabilità un successo.